Francesco De Gregori - Via della povertà (Desolation Row)

Il bagno turco in fondo al vicolo
È affollatissimo di marinai
Prova a chiedere a uno che ore sono
E ti risponderà, non l'ho saputo mai

Girano passaporti senza foto
E cartelline dell'impiccagione
L'equilibrista e il commissario cieco
Vanno a braccetto col prestigiatore

E i reparti speciali sono pronti
Il circo è già arrivato qui in città
Io e la mia signora ci affacciamo stasera
Da via della povertà

Cenerentola sembra così facile
Ogni volta che sorride ti cattura
È proprio tale e quale a Betty Davis
Con i pollici infilati alla cintura

Arriva Romeo sconsolato
Che si lamenta, la mia donna sei tu
Ma qualcuno gli dice, sei nel posto sbagliato
Non farti rivedere più

E l'unico rumore che rimane
Dopo che l'ambulanza se ne va
È Cenerentola che lava la strada
In via della povertà

Adesso si nasconde la luna
Anche le stelle sono quasi nascoste
L'indovina che legge la fortuna
Se ne sta andando con le sue risposte

Ad eccezione di Abele e di Caino
E del Gobbo di Notre Dame
Sono tutti occupati a far l'amore
Oppure aspettano la pioggia che verrà

E il buon samaritano si sta cambiando
Si mette in tiro per il gran galà
Stasera si daranno un bel da fare
In via della povertà

Einstein con un cappuccio sulla testa
E i suoi diari dentro una cassetta
L'hanno visto passare appena adesso
Insieme a un monaco dall'aria circospetta

Era così terribile e innocente
Quando ha preso e si è fermato qui
Ad annusare i fanghi del torrente
E a recitare l'ABC

Ed a vederlo tu non lo diresti mai
Ma era famoso qualche tempo fa
Come virtuoso del violino elettrico
In via della povertà

Il dottor Lurido dietro la vetrina
Nasconde gli angeli di un anno fa
Conserva nella formalina
I suoi pazienti senza identità

L'infermiera che recita il rosario
Inginocchiata sulla scrivania
Sta controllando le pastiglie del cianuro
Nell'armadietto della farmacia

E per strada c'è parecchia confusione
Stanno fischiando, puoi sentirli fin da qua
Se appena provi a fare un po' attenzione
In via della povertà

Ci si prepara per la grande festa
Si inchiodano le tende alla parete
Ecco il fantasma dell'opera
Perfetto nel suo abito da prete

Stanno imboccando con dolcezza Casanova
Perché si goda la sua felicità
Prima di avvelenarlo di parole
E di ammazzarlo con la vanità

Ed il fantasma grida, ragazze vi ho avvertito
Andatevene via da qua
Casanova sta per essere punito
In via della povertà

A mezzanotte scatta il coprifuoco
I poliziotti tornano al lavoro
Mettono le manette intorno ai polsi
Di tutti quelli che ne sanno più di loro

I prigionieri vengono portati
Uno per uno dentro l'officina
Dove la macchina del mal di cuore
Gli viene stretta bene sulla schiena

E i responsabili dell'assicurazione
Fanno attenzione a che nessuno esca da qua
E scaricano bidoni di benzina
In via della povertà

Sia lodato Nettuno imperatore
Il Titanic naviga tra i ghiacciai
Arriva l'alba e i passeggeri gridano
Dimmi da che parte stai

Ezra Pound e Thomas Eliot
Discutono sul ponte di comando
Suonatori di calipso li deridono
La poppa si sta sollevando

E le sirene affacciate alle loro finestre sul mare
Vanno in giro con mimosa e lillà
E non ha più molto senso fermarsi e pensare
A via della povertà

La tua lettera è arrivata proprio ieri
Quando è mancata l'elettricità
Ma per favore non essere ridicolo
Non starmi a chiedere come va

Questa gente di cui mi vai parlando
Non ha carattere, non ha fisionomia
Ho dato a tutti quanti un'altra faccia
E ho usato nomi di fantasia

D'ora in avanti, ti prego non insistere
Comincio a leggere con difficoltà
Sempre che non mi mandi le tue lettere
Da via della povertà

Written by:
Bob Dylan

Publisher:
Lyrics © Universal Music Publishing Group, Royalty Network

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Francesco De Gregori

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