K-POV - Meccaniche veneziane

Quanto è distante ciò che sfiori da quello che ignori
Credevo poco poi alla fine il risultato è quello
Anzi l'amaro che ora accuso altrimenti scongiuro
E questa polvere nel pugno che adesso declino
In mille modi, e quanti mucchi di parole al vento
Un sacrificio laborioso chiede il mio intervento
Stretto nella morsa, mi gioco la versione a stento
O forse è solo un ritardare questo fallimento
L'araba accecante apocalisse all'alba di una vita
La fiamma ha fatto il giro adesso la miccia è finita
Mo è la dinamite stretta tra le dita, fermo
E tra una mano e l'altro piatto indovina chi è il perno
Della bilancia che ora pende e scendo nell'abisso
E' tutto scuro al contrario degli occhi che fisso
Ma quali occhi? E' il bianco della sclera intorno
Scendi con me fino a toccare il fondo
Scendi con me, scendi con me
Dai. Scendi con me fino a toccare il fondo
Scendi con me, scendi con me.
Dai. Scendi con me fino a toccare il fondo.
Scendi con me, scendi con me.
Scendi con me fino a toccare il fondo.
Scendi con me, scendi con me.
Dai. Scendi con me fino a toccare il fondo
Da questo fondo divorato dentro, ripiazzato al centro
Non mi dirai basta per vedere chi è che resta
Ennesimo pretesto, ti neghi un altro antagonista
Il palombaro dopo l'alpinista
Volevo sdoppiarmi come luce che attraversa un prisma
Vuoto aperto, spaccato al centro lungo la mia lisca
Separato, tenuto insieme da questa pressione
Ora, scendi con me fino a toccare il fondo

Written by:
Andrea Biondi

Publisher:
Lyrics © O/B/O DistroKid

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