Eugenio Finardi - Extraterrestre

C'era un tipo che viveva in un abbaino
Per avere il cielo sempre vicino
Voleva passare sulla vita come un aeroplano
Perché a lui non importava niente
Di quello che faceva la gente
Solo una cosa per lui era importante
E si esercitava continuamente
Per sviluppare quel talento latente
Che è nascosto tra le pieghe della mente
E la notte sdraiato sul letto, guardando le stelle
Dalla finestra nel tetto con un messaggio
Voleva prendere contatto, diceva

"Extraterrestre portami via"
"Voglio una stella che sia tutta mia"
"Extraterrestre vienimi a cercare"
"Voglio un pianeta su cui ricominciare"

Una notte il suo messaggio fu ricevuto
Ed in un istante é stato trasportato
Senza dolore su un pianeta sconosciuto
Il cielo un po' più viola del normale
Un po' più caldo il sole, ma nell'aria un buon sapore
Terra da esplorare, e dopo la terra il mare
Un pianeta intero con cui giocare
E lentamente la consapevolezza, mista ad una dolce sicurezza
"L'universo é la mia fortezza"

"Oh, extraterrestre portami via"
"Voglio una stella che sia tutta mia"
"Extraterrestre vienimi a pigliare"
"Voglio un pianeta su cui ricominciare"

Ma dopo un po' di tempo la sua sicurezza
Comincia a dare segni di incertezza
Si sente crescere dentro l'amarezza
Perché adesso che il suo scopo é stato realizzato
Si sente ancora vuoto
Si accorge che in lui niente é cambiato
Che le sue paure non se ne sono andate
Anzi che semmai sono aumentate
Dalla solitudine amplificate
E adesso passa la vita a cercare ancora di comunicare
Con qualcuno che lo possa far tornare e dice

"Extraterrestre, portami via"
"Voglio tornare indietro a casa mia"
"Extraterrestre, vienimi a cercare"
"Voglio tornare per ricominciare"

"Oh, extraterrestre, portami via"
"Voglio tornare indietro a casa mia"
"Oh, extraterrestre, non mi abbandonare"
"Voglio tornare per ricominciare"

Written by:
Eugenio Finardi

Publisher:
Lyrics © Warner Chappell Music, Inc.

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