Linea 77 - Luce

Luci che accecano in disperati silenzi
Si abbandonano i sensi all'ingiustizia dell'oro
E corrono gli istanti fin dalla notte dei tempi
Assurda è la vita per chi non sa cosa vuole

Io non so più chi sono
Gusto amaro in bocca
Lentamente avanzo barcollando sotto questo cielo nero
Pioggia che si attacca alla mia pelle
Urlo contro il buio. Assordante silenzio la mia condanna
Malinconia
L'incessante respiro, segno che sono vivo
Le lacrime mi annebbiano lo sguardo, non aiuta il vento
Inesorabilmente svengo

In ogni goccia di sangue che cade
N ogni amico che vedo sparire
Penetra nel corpo il peso del distacco
È la mia nuova identità

Luce, immagine riflessa di me stesso a testa bassa
Nervi a fior di pelle stringo i pugni chiusi in tasca
E insisto nel sentirmi sempre peggio
Ghiaccio nelle vene

Pensare troppo non conviene e poi comunque a cosa serve?
Diamoci per vinti, che un pretesto è sempre falsità
Insisto nel sentirmi sempre peggio
Luce che non c'è
Io non esisto senza te
Io non esisto

Sogno una tempesta che distrugga la città
Che curi la ferita in questo cuore fatto pietra
Aspetto un emozione che colpisca e mi sorprenda
Oggi sono luce dentro un battito di ciglia
Sentiero buio, in branco come lupi
Consapevolmente s'incatenano gli schiavi
La forma del vuoto, il vuoto delle forme
Si sta come d'autunno sugli alberi le foglie

Written by:
Christian Montanarella, Davide Pavanello, Paolo Pavanello, Nicola Sangermano

Publisher:
Lyrics © Universal Music Publishing Group

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Linea 77

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